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“Respirare quanto prima l’aria del lavoro”

30/06/2023 |

lvh.apa è a favore dell’idea di consentire ai giovani di fare le prime esperienze lavorative già a partire dai 14 anni. Questa preziosa possibilità di orientamento professionale può aiutarli a farsi presto un’idea del mondo del lavoro e ad adottare una decisione fondata in merito alla loro futura scelta professionale.

La legislazione sul lavoro dell’Unione europea vieta il lavoro ai ragazzi sotto i 15 anni. Ci sono tuttavia eccezioni che consentono di ricorrere ai giovani sotto i 15 anni in determinati settori quali manifestazioni culturali, artistiche, sportive o legate alla pubblicità. In Italia, ragazze e ragazzi devono avere compiuto i 15 anni prima di poter iniziare un rapporto lavorativo o uno stage. Alcune settimane fa, l’assessore provinciale Philipp Achammer ha incontrato la Ministra del lavoro Marina Elvira Calderone per confrontarsi su questo tema. L’obiettivo è di offrire ai giovani degli stage di orientamento già a partire dai 14 anni.

Da sempre impegnata per promuovere i giovani talenti, lvh.apa si è pronunciata a favore di questo progetto. “Il coinvolgimento precoce nel mondo del lavoro offre numerosi vantaggi ai giovani. Hanno la possibilità di imparare a conoscere diverse professioni e di scoprire quali sono i loro interessi e le loro capacità. Questo li aiuta a prendere una decisione fondata in merito alla loro futura scelta professionale. In questo senso appare quindi opportuno fare in modo che inizino quanto prima a respirare l’aria del lavoro”, sottolinea il presidente lvh.apa Martin Haller. Le prime esperienze lavorative dovrebbero essere possibili già a 14 anni, sia con qualche lavoretto estivo, sia nella cornice della formazione di base. lvh.apa sottolinea inoltre che bisognerebbe prendere in considerazione anche l’apprendistato a partire dai 14 anni. 

L’impiego di giovani a partire da questa età offre vantaggi anche alle imprese, che possono così individuare per tempo i talenti della nuova generazione e introdurli gradualmente al mondo del lavoro. Assistendo e promuovendo i giovani è inoltre possibile mitigare la carenza di personale specializzato a lungo termine. “La tutela dei giovani e la salute e sicurezza sul lavoro devono naturalmente avere la massima priorità. Datrici e datori di lavoro hanno il compito di garantire che i giovani lavorino in un ambiente sicuro e adatto, e che le loro esigenze e i loro diritti siano tutelati. E naturalmente non ci aspettiamo che i giovani lavorino otto ore al giorno. Si tratta piuttosto di offrire loro tempestivamente la possibilità di provare, esplorare e fare esperienza”, sottolinea Haller. 

Nella foto: prima esperienza lavorativa durante un tirocinio © Shutterstock

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