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Integrazione salariale: il comparto edile è preoccupato

28/10/2022 |

Le aziende altoatesine vedono ridursi di continuo i margini per l’ottenimento di un’integrazione salariale. Proprio adesso che si avvicina l’inverno, una stagione durante la quale in diverse valli altoatesine non esiste la possibilità di svolgere lavori.

La problematica esiste ormai da tempo. Di recente l’INPS ha nuovamente respinto le richieste di compensazione salariale da parte delle aziende altoatesine, nonostante la documentazione dettagliata presentata da quest’ultime. Quella dell’indennità salariale è una misura di sostegno importante per le aziende: esse possono infatti richiedere un reddito sostitutivo per coprire i salari dei lavoratori, anche qualora questi ultimi non possano svolgere il proprio lavoro, ad esempio a causa delle condizioni invernali e delle temperature.

I rappresentanti del settore edile altoatesino hanno accolto negativamente questa situazione. “Purtroppo qui in Alto Adige a volte non è possibile lavorare in molte valli o nelle zone con maggiore altitudine, soprattutto in inverno – ha affermato il presidente dei Maestri Costruttori e Muratori lvh.apa Martin Gebhard -. Le nostre aziende non possono accettare l'argomentazione secondo cui le domande non sono ammissibili quando si parla di eventi meteorologici prevedibili.” L’associazione teme che in futuro le richieste di indennità salariale per periodi più lunghi non saranno più accettate dall'INPS. Il rifiuto della richiesta di compensazione salariale significherebbe per le aziende non poter pagare i propri dipendenti.

Anche il presidente del Gruppo Edilizia di lvh.apa Markus Bernard ha espresso tutta la propria perplessità in merito all’attuale situazione: “Le nostre aziende versano tutto l’anno all'INPS. Per questo dovremmo anche poter chiedere che questi fondi vengano utilizzati in modo sensato e laddove sia necessario. Le PMI, in particolare, devono avere a disposizione l'opzione della compensazione salariale, viceversa il rischio è quello di dover effettuare dei licenziamenti di massa perché l’azienda non può più permettersi determinati esborsi. Viste le difficoltà a trovare lavoratori qualificati, non ha senso assumerli solo su base stagionale".

In futuro verrà istituito un tavolo tecnico in cui le stazioni appaltanti pubbliche, l’INPS e le organizzazioni datoriali saranno chiamate a collaborare per reperire delle soluzioni vincenti.

Foto: Markus Bernard, presidente del Gruppo Edilizia di lvh.apa e Martin Gebhard, presidente dei Maestri Costruttori e Muratori lvh.apa - ©lvh.apa

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