Menu close
A cosa sei interessato?
IT
Home > Barometro dell’economia - Edilizia Bene il 2023, incertezza per il 2024

Barometro dell’economia - Edilizia Bene il 2023, incertezza per il 2024

22/11/2023 |

L’edizione autunnale del Barometro dell’economia dell’IRE – Istituto di ricerca economica della Camera di commercio di Bolzano, mostra un clima di fiducia ancora favorevole nel settore edile altoatesino, con l’86 percento delle imprese che si dichiarano soddisfatte della redditività conseguita nel 2023. Per il 2024 le imprese prefigurano però una diminuzione dei fatturati, degli investimenti e dell’occupazione.

Nel complesso, il 2023 si conferma un anno positivo per il settore edile altoatesino. La redditività è giudicata quanto meno soddisfacente dall’86 percento delle imprese e quasi un quarto di esse la considera addirittura buona. Il volume di attività è rimasto elevato, con un grado di utilizzo della capacità produttiva superiore al 90 percento nelle branche della costruzione di edifici e dell’ingegneria civile. Il giro d’affari si è mantenuto sui buoni livelli dello scorso anno ed è anzi cresciuto per le imprese di maggiori dimensioni, anche grazie a nuovi aumenti dei prezzi. Sul fronte occupazionale, nei primi nove mesi del 2023 l’edilizia contava in media oltre 17.900 lavoratori e lavoratrici dipendenti, grossomodo in linea con lo stesso periodo dell’anno passato.

Il continuo aumento dei tassi d’interesse e il ridimensionamento degli incentivi fiscali a livello nazionale hanno però inciso negativamente sulla domanda, tanto che quasi un terzo delle imprese del settore, soprattutto quelle di minori dimensioni, prefigura un calo dei fatturati nel 2024. L’apprensione degli operatori e delle operatrici si riflette altresì nelle previsioni di una contrazione degli investimenti e, in parte, delle assunzioni. Nella maggior parte dei casi si potranno però salvaguardare i margini di redditività, anche grazie ad una minore pressione sul fronte dei costi di produzione.

Considerando le diverse branche che compongono il settore edile, il comparto della costruzione di edifici è quello che guarda con più apprensione al prossimo anno, con le aziende che prevedono una diminuzione dei prezzi di vendita e un inasprimento della concorrenza. Maggiore ottimismo si riscontra nell’ingegneria civile, dove la redditività dovrebbe rimanere soddisfacente nella quasi totalità dei casi. Le attese sono più eterogenee nella branca dell’impiantistica e dei lavori di completamento degli edifici, dove a imprese che confidano in una redditività davvero buona se ne contrappongono altre che, invece, prevedono sin d’ora un risultato d’esercizio insoddisfacente.

Il Presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, ricorda l’importanza di coinvolgere anche le piccole imprese nelle gare pubbliche: “In tempi di contrazione della domanda privata, gli appalti pubblici acquisiscono un’importanza ancora maggiore per molte imprese del comparto edile. La nuova legge provinciale sulle opere pubbliche agevola la partecipazione di imprese artigiane, occorre pertanto sfruttarne a pieno il potenziale.”

Per informazioni è possibile rivolgersi all’IRE, persone di riferimento Luciano Partacini, tel. 0471 945 700, e-mail: luciano.partacini@camcom.bz.it e Nicola Riz, tel. 0471 945 721, e-mail: nicola.riz@camcom.bz.it

Seguono i commenti dei rappresentanti delle associazioni di categoria:

Michael Auer, Presidente Collegio Costruttori
“Il volume di attività delle nostre imprese è ancora su buoni livelli grazie agli ordini in essere, ma guardiamo con preoccupazione al futuro. Soprattutto tra i privati c’è grande insicurezza, dovuta a fattori come gli alti tassi d’interesse e l’inflazione. Gli investimenti vengono rinviati e questo frena la domanda. Misure di sostegno agli investimenti privati sarebbero pertanto fondamentali”.

Markus Bernard, Presidente del gruppo provinciale edilizia di lvh-apa
“La situazione nel settore edile è preoccupante. Gli ordini mostrano un calo significativo e ciò porterà a un’intensificazione della concorrenza nei prossimi mesi. Le ragioni sono molteplici: l’attuale politica monetaria con tassi di interesse elevati, l’aumento del costo dei mutui e, naturalmente, il rallentamento dell’urbanistica. Purtroppo, nei cassetti dei Comuni ci sono pochi progetti di nuove costruzioni.”

Rodolfo Gabrieli, Presidente CNA-SHV Costruzioni
“Le piccole e medie imprese sono pronte a fare la propria parte nella sfida della transizione green, ma questa è possibile solo attraverso un riordino dei bonus edilizi che sollecitiamo da tempo. Parlare di bonus significa anche consentire a chi ha rispettato una legge dello Stato di poter concludere i cantieri già avviati, attraverso la proroga del Superbonus per i condomini. Preoccupa inoltre la stretta creditizia che frena gli investimenti. Basti pensare che negli ultimi dodici anni il credito bancario alle PMI nel Paese mostra un taglio del 43 percento.”

Allegato:

Fonte: ©Camera di Commercio di Bolzano
Foto: ©Shutterstock.com

Approfittate dei vantaggi per i soci lvh.apa
Avete ancora domande?

Non preoccupatevi: contattateci. 
Siamo qui per voi!

1
/
1
Barometro dell’economia - Edilizia Bene il 2023, incertezza per il 2024